A tutto organo! Alla scoperta della voce dell’organo insieme a Wayne Marshall e laVerdi

A tutto organo! Alla scoperta della voce dell’organo insieme a Wayne Marshall e laVerdi

A tutto organo! Alla scoperta della voce dell’organo insieme a Wayne Marshall e laVerdi

L’organo è lo strumento musicale più potente che la storia del pianeta abbia mai prodotto e rappresenta un fiume che porta in sé tutti i registri, le altezze, i timbri, i volumi.”

A dirlo è stato Olivier Messiaen, non di certo l’unico compositore francese a essersi infatuato di questo strumento così potente. Altri due suoi contemporanei hanno adorato l’organo, e gli hanno dedicato composizioni divenute poi iconiche per il repertorio ad esso associato: Francis Poulenc, col suo Concerto per organo, orchestra d’archi e timpani in Sol minore, e Marcel Dupré, con la sua Cortège et Litanie op. 19 n. 2. Due composizioni che si possono ascoltare all’Auditorium di Milano giovedì 9 alle ore 20.30, domenica 10 alle ore 20 e venerdì 12 dicembre alle ore 16 insieme all’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe

Verdi e un grande interprete del repertorio organistico: Wayne Marshall, che, per l’occasione, ricopre il ruolo di solista e direttore.

Il Concerto per organo e orchestra deriva da una commissione della Principessa de Polignac al giovane compositore Jean Françaix, che non accettò la commissione per motivi personal. La scrittura del brano venne affidata a Poulenc. Ben presto l’idea di un pezzo semplice per organo venne abbandonata in favore di una partitura maestosa decisamente complessa. Impiegò infatti quattro anni per portarlo a termine, un vero e proprio travaglio. Nella primavera del 1936 scriveva così a Igor Markevitch, scusandosi per non essere stato presente ad un suo concerto: “Mi sarebbe tanto piaciuto venire, ma sono letteralmente assorbito dal lavoro. Il mio concerto per organo, che sto terminando, mi sta costando molte lacrime (…)”. La prima esecuzione avvenne nel salone privato della Principessa de Polignac il 16 dicembre 1938: il solista era Maurice Duruflé mentre l’orchestra era diretta da Nadia Boulanger. La prima esecuzione pubblica avvenne invece nel giugno 1939 presso la Salle Gaveau di Parigi, sempre con Duruflé come solista e con Roger Desormière alla guida della Orchestra sinfonica di Parigi.

Cortège et Litanie è una composizione che si basa su un brano popolare, nell’arrangiamento di Marcel Dupré. Scritta nel 1922 per un’opera teatrale, l’opera fu poi arrangiata per organo e orchestra e oggi è una delle composizioni più note. Pubblicato come op.19 n.2, fu usato come musica di scena per una piéce, e riarrangiata dal compositore in seguito per organo e orchestra. Il Cortège consiste in una sorte di corale introduttivo, mentre la Litanie sviluppa un disegno cantabile e ripetitivo. Dopo molte ripetizioni della melodia con alcune interessanti variazioni, corale e canto sono suonati simultaneamente.

Completa il programma la Sinfonia n. 1 in Do maggiore di Georges Bizet, un lavoro datato 1855, rimasto sconosciuto fino al 1933, quando Reynaldo Hahn l’affidò alla biblioteca del Conservatorio di Parigi, dove non sfuggì a Jean Chantavoine. Quest’ultimo riferì la sua scoperta in un articolo. La Sinfonia n.1 di Bizet ci suggerisce un clima classicheggiante, riecheggiano nelle sue pagine le anime di Haydn e Mozart, ma anche di Mendelssohn e Schubert.

Articolata in quattro movimenti (Allegro vivo, Adagio,Scherzo: Minuetto, Finale: Allegro vivace) essa conclude il programma proposto da Wayne Marshall, uno degli artisti più eclettici e versatili della scena musicale dei nostri giorni, che ha ricoperto per anni il ruolo di direttore principale ospite della Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.

Wayne Marshall, organo e direttore

Il direttore, organista e pianista inglese Wayne Marshall è stato direttore principale della WDR Funkhausorchester Cologne, ed è organista ed artista associato della Bridgewater Hall di Manchester, inoltre è stato direttore principale ospite della Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Nelle stagioni in corso lavora con orchestre come la Rotterdam Philharmonic Orchestra, Leipzig Gewandhausorchester, Orchestre National du Capitole de Toulouse, Konzerthausorchester Berlin, Wiener Symphoniker, Orchestre Philharmonique du Luxembourg, Orchestra del Teatro Carlo Felice, Orquesta Sinfónica de Castilla y León, Czech Philharmonic Orchestra, Orchestre de Paris. Numerosi saranno anche i recital d’organo in tutto il mondo. Tra l’attività recente ricordiamo i concerti a Bergen, Taipei e Kuala Lumpur, Islanda, Lipsia, Stoccolma, Mosca, una ripresa di “Wonderful Town” di Bernstein a Colonia, il debutto all’opera di Montreal con “Dead Man Walking” di Heggie, seguita da una nuova produzione di “Porgy and Bess”, “Candide” e “Mahagonny” alla Deutsche Staatsoper Berlin, “The Great Gatsby” alla SemperOper, una nuova edizione di “Mass” di Bernstein alla Philharmonie di Parigi, e numerosi concerti in tutto il mondo per il centenario di Leonard Bernstein, di cui Marshall è considerato interprete di riferimento e tra i quali ricordiamo almeno “The White House Cantata” al Concertgebouw, un grande concerto con la Munchen RundfunkOrchester al PrinzRegententheater di Monaco di Baviera. In Italia Wayne Marshall dirige regolarmente a Santa Cecilia, con l’Orchestra Cherubini, alla Rai di Torino, al Comunale di Bologna, al Teatro la Fenice ed ha diretto con grande successo una nuova produzione di “West Side Story” al teatro Carlo Felice di Genova, e di recente una produzione di My Fair Lady al Teatro Massimo di Palermo dove torna spesso come direttore ospite. Wayne Marshall rimane un grande organista e tra i numerosissimi impegni come direttore, cerca sempre di ritagliarsi del tempo per indimenticabili recital d’organo in celebri sale o chiese o cattedrali come: Bridgewater Hall, Duomo di Firenze, Luxembourg Philharmonie, Notre-Dame de Paris, Royal Albert Hall, Stiftskircher Stuttgart, National Grand Theatre di Pechino e tra i prossimi Philharmonie de Paris e Elbphilharmonie ad Amburgo. Nel 2004 ha ricevuto una laurea Honoris Causa dalla università di Bournemouth University e nel 2010 è stato nominato “Fellow of the Royal College of Music. Vive a Malta con la moglie Jennifer, pianista, ed I loro due figli.

 

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