
Da madre e regina della casa a donna che lavora e deve al tempo stesso far fronte ai “doveri” familiari: in occasione dell’ 8 marzo, Giornata internazionale della donna, a Speciale Tg1 il viaggio a cura di Elisabetta Mirarchi – con le ricerche di Giulia Trentini e il montaggio di Ester Aurilia – nell’archivio di Tv7 che testimonia la grande trasformazione che, a partire dagli anni Sessanta, investe la società italiana. L’appuntamento con “Speciale Tg1” è per domenica 9 marzo, alle 23.40 su Rai 1 con un lavoro intitolato “Come eravamo – Sebbene che siam donne” a cura di Elisabetta Mirarchi. Un mondo, soprattutto quello del lavoro, in chiaroscuro: aziende che facevano profitti con le lavoratrici a domicilio, oppure con il part-time, o mamme che non sanno a chi lasciare i figli per la mancanza di nidi. Nasceva il fenomeno delle ragazze alla pari in Italia e all’estero, mentre la vera parità restava un miraggio e ancora in alcune zone imperversavano i matrimoni combinati. Un viaggio della memoria sugli inizi dell’emancipazione femminile in Italia, con le donne che entravano nelle fabbriche e in polizia, che difendevano i propri diritti con lo sciopero, o che iniziavano una rivoluzione del costume come Franca Viola.
Franca Viola nasce da una famiglia di mezzadri; sono gli anni in cui la riforma agraria provoca gran fermento in Sicilia, con la scomparsa dei feudi e la nascita di un ceto di piccoli proprietari, che diventano i nuovi latifondisti. All’età di quindici anni, con il consenso dei genitori, Franca si fidanza con Filippo Melodia, nipote di un noto mafioso locale e membro di una famiglia benestante. Dato che Filippo viene accusato di furto e appartenenza a banda mafiosa, il padre di Franca decide di rompere il fidanzamento. Il giovane emigra in Germania e appena rientra, torna alla carica a casa di Viola.