A Milano, un nuovo murale dedicato ad Alda Merini A Milano, un nuovo murale dedicato ad Alda Merini
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A Milano, un nuovo murale dedicato ad Alda Merini

A Milano, un nuovo murale dedicato ad Alda Merini A Milano, un nuovo murale dedicato ad Alda MeriniLa poesia, la musica, la street art riempiono di significato gli spazi vuoti della periferia. Così un muro anonimo si trasforma in un simbolo di rinascita. Il murale con titolo “La musica fa respirare” rappresenta la rigenerazione dal basso promossa presso l’Istituto Alda Merini dall’ associazione Project for People. Attraverso il progetto Green School, l’organizzazione di volontariato è al fianco degli studenti e dei docenti per contrastare il degrado attraverso interventi di green decor che consentono di ripensare l’uso degli spazi in un’ottica di sostenibilità ambientale.
Nel nuovo murale realizzato da Davide “Ratzo” Ratti, Giorgio Bartocci (con la collaborazione di Mork e Loke) e la curatela di Christian Gangitano, la natura è presente e significante. Piante e fiori disegnate ricoprono il muro di colori, si arrampicano sui mattoni per circa 15 m di larghezza e 4,5m di altezza. I diversi elementi floreali, volutamente dissimili, esaltano il valore della molteplicità, all’interno di un unico habitat. Rappresentano l’idea di dialogo multiculturale e coesione sociale che la scuola e Project for People promuovono. Una porta d’ingresso al Giardino della Poesia dove, attraverso un’aula all’aperto, si sperimenterà una didattica esperienziale.
Il ritratto di Alda Merini è un omaggio alla poetessa che dà il nome alla scuola. Rappresenta l’ideale di libertà e impegno sociale che ogni giorno l’istituto condivide con i propri studenti. Una rosa arancione, affiancata al viso dell’autrice, riporta al potere della bellezza, antidoto al degrado e all’incuria. Un’ape, citazione dalla nota poesia della Merini “una piccola ape furibonda” che inizia con la frase “chi regala le ore agli altri vive in eterno” è simbolo di laboriosità, descrive la voglia di agire che contraddistingue l’incessante lavoro educativo dell’ICS Alda Merini in collaborazione con Project for People e in dialogo con tutto il quartiere.
Sono stati gli stessi studenti della scuola a scegliere la citazione di Alda Merini che compare nel murale: “Avevo fame di cose vere, naturali, primordiali. Avevo fame d’amore”. Un’espressione profonda di attaccamento alla vita, malgrado le difficoltà. Un messaggio intergenerazionale che lega l’esperienza dell’adolescenza con la ricerca poetica. Brevi righe capaci di riassumere lo spirito con il quale Project for People è al fianco dei ragazzi più fragili della scuola con percorsi di sostegno allo studio.
Così il curatore dell’opera Christian Gangitano commenta la presenza della citazione nell’opera:
“Abbiamo immaginato che la volontà degli alunni di scegliere questa frase sia derivata dalla passionalità con cui ci si approccia alla vita nell’infanzia e nella preadolescenza: in maniera inconsapevole, esasperata, infantile, senza freni inibitori. Questi elementi sono stati inseriti attraverso delle figure antropomorfe primitive danzanti disposte al centro del dipinto”.
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Da 28 anni Project for People costruisce percorsi educativi in India, Brasile, Bénin, con la convinzione che la scuola sia il punto di partenza per combattere la povertà. In Italia garantisce educazione ai bambini più fragili e rende le scuole di periferia più inclusive.

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