A Milano le parole dei detenuti sono “Liberate”
“Parole liberate” è una iniziativa di impegno sociale e civile senza scopo di lucro, che vuole contribuire a dare concreta espressione all’articolo 27 della Costituzione, sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni nelle quali le persone detenute oggi scontano la pena e richiamare l’attenzione sulla necessità di impegnarsi quanto più possibile per l’effettivo reinserimento sociale – innanzitutto attraverso il lavoro – di coloro che abbiano finito di scontare la pena.
L’idea originale di “Parole liberate” è quella – mai tentata prima in Italia – di chiedere ai detenuti non semplicemente di “scrivere una poesia”, ma di divenire co-autori di una canzone: il bando prevede infatti che la lirica vincitrice sia affidata a un “big” della musica italiana, perché la trasformi in Canzone. Il cantautore Ron ha musicato la vincitrice della prima edizione, “Clown Fail” di Cristian Benko, in arte Lupetto, allora detenuto presso il carcere di San Vittore.
Il big della seconda edizione è stato Virginio Simonelli, già vincitore di Amici e Sanremo Giovani, autore di livello internazionale che vanta collaborazioni con artisti del calibro di Celine Dion, Norah Jones e Laura Pausini. Virginio ha musicato la lirica “P.S. Post scriptum” di Giuseppe Catalano, all’epoca detenuto presso il carcere di Opera, e includerà il brano nel suo prossimo album. La Terza edizione vede protagonista Enrico Maria Papes, che ha musicato la lirica “Frammento” di Pietro Citterio (detenuto del carcere di Opera).
Nel corso dell’evento Enrico Maria Papes ha presentato per la prima volta al pubblico il brano “Frammento”, mentre Virginio ha eseguito “P.s. Post scriptum”. È stato inoltre presentato in anteprima il bando della IV Edizione, in corso di approvazione presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Nel corso della giornata sono intervenuti Lorenzo Lipparini (assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data), Alessandra Naldi (Garante delle persone detenute), Anita Pirovano (presidente della Sottocommissione Carceri), Michele De Lucia, Riccardo Monopoli e Duccio Parodi (fondatori di Parole liberate), Barbara Rossi e Renzo Magosso per l’Associazione Leggere Libera-Mente (il cui laboratorio ha espresso i vincitori delle ultime due edizioni di Parole liberate), Donatella Massimilla (Presidente del CETEC-Centro europeo teatro e carcere, che curerà diffusione del nuovo bando in particolare nelle sezioni femminili), Giampaolo Pape Gurioli (pianista di fama internazionale) e i vincitori delle ultime due edizioni, Giuseppe Catalano e Pietro Citterio.
“Per il terzo anno abbiamo deciso di ospitare questa importante iniziativa – ha commentato l’assessore Lipparini – che, attraverso la musica e le canzoni, porta all’attenzione dell’opinione pubblica un tema così importante come quello delle persone detenute nella carceri, della loro condizione e del lavoro quotidiano che si svolge per rendere concreta la funzione rieducativa della pena affermata nella Costituzione. La rete di associazioni che ha dato vita a questo premio svolge un’importante funzione sociale e al tempo stesso offre alla Pubblica Amministrazione l’occasione di riflette sulla necessità di porsi in prima fila per offrire a chi sta scontando la pena possibilità di riscatto e reinserimento sociale”.
Il Premio Parole liberate è promosso in collaborazione con: A buon diritto, Ancot (Associazione nazionale consulenti tributari), Antigone, Associazione Ram Dass, Cetec (Centro europeo teatro e carcere), Fed.I.M. (Federazione Italiana Musicoterapia), La Ribalta – Centro studi Enrico Maria Salerno, Ristretti Orizzonti, Storieria.com. Media Partner del Premio è Radio radicale. Parole liberate è su Facebook all’indirizzo @paroleliberate.