A "La biblioteca dei sentimenti" Ippoliti e Dario Vergassola
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A “La biblioteca dei sentimenti” Ippoliti e Dario Vergassola

Tema della puntata è la satira

A "La biblioteca dei sentimenti" Ippoliti e Dario Vergassola
Irriverente e provocatoria, la satira è il modo irriverente di raccontare la realtà. C’è ancora bisogno della satira? Ha ancora quel ruolo di critica feroce del potere come negli anni passati? La satira è la parola chiave della puntata de “La biblioteca dei sentimenti”, il programma condotto da Greta Mauro con Franco Arminio e Davide Rondoni in onda sabato 18 gennaio alle 16.30 su Rai3. Ospiti il conduttore Gianni Ippoliti e l’attore e scrittore Dario Vergassola.

La satira, storicamente e culturalmente, risponde ad un’esigenza dello spirito umano: l’oscillazione fra sacro e profano. La satira si occupa da sempre di temi rilevanti, principalmente la politica, la religione, il sesso e la morte, e su questi propone punti di vista alternativi, e attraverso la risata veicola delle piccole verità, semina dubbi, smaschera ipocrisie, attacca i pregiudizi e mette in discussione le convinzioni.

Le origini della satira nella letteratura europea si confondono evidentemente con quelle della letteratura comica, il cui inizio è attribuito tradizionalmente a Omero con il poema Margite. Satirici sono la pseudo-omerica Batracomiomachia, i Silli di Senofane di Colofone, i giambi di Archiloco, i versi di Ipponatte.

Etimologicamente è il dramma satiresco a dare origine al genere, ma è la commedia greca di Aristofane quella che fa della satira politica un ingrediente fondamentale. In età ellenistica molti furono gli scritti polemisti ed umoristici specie nell’ambito filosofico della diatriba stoico-cinica.

La vera codificazione come genere letterario, anch’essa frutto di un’evoluzione italica parallela, avviene però nella letteratura latina. La satira nasce tra il III e il II secolo a.C. ad opera di Ennio, e si può considerare il primo genere originale della letteratura latina, al contrario di tutti gli altri, di origine greca; Quintiliano affermerà: «Satura quidem tota nostra est».

Un appuntamento importante, attesa, assolutamente da non perdere. Raiplay.

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