A "Geo" Paolo Chiarino, campione di nuoto in acque gelide
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A “Geo” Paolo Chiarino, campione di nuoto in acque gelide

Il racconto di uno sport da brivido

A "Geo" Paolo Chiarino, campione di nuoto in acque gelide

È Paolo Chiarino, campione di nuoto in acque gelide, l’ospite di “Geo”, il programma sulla natura, l’ambiente e le culture del mondo prodotto da Rai Cultura e condotto da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi, in onda venerdì 1° novembre alle 17.05 su Rai 3. Lo sport praticato da Chiarino è stato riconosciuto solo nel 2009 si pratica rigorosamente sotto i cinque gradi e senza muta. Il campione racconterà avventure come la traversata dello stretto di Bering, oltre a gioie e dolori di questa pratica da “brivido”.

Classe 1966, genovese, manager d’azienda, Paolo Chiarino in acqua ci è cresciuto, sviluppando quella passione per l’avventura, per le sfide che lo hanno portato a vincere i campionati del mondo di Ice Swimming, la specialità di nuoto senza muta in acqua gelide.

“Ho iniziato a nuotare da piccolo, con mio padre, poi sono passato alla pallanuoto, al triathlon, al nuoto di fondo. Nell’endurance è così: ogni limite superato ti spinge verso quello successivo”.

Così, dopo le lunghe distanze Paolo si è dedicato a questa particolare disciplina che, fino al suo arrivo, era sempre stata appannaggio dei nordeuropei, dei russi in particolare.

“Perché lo faccio? Per due motivi, principalmente. È un’incredibile botta di adrenalina, un’esperienza unica che va vissuta. E perché mi dà la possibilità di visitare luoghi unici e spettacolari che, altrimenti, non avrei avuto occasione di conoscere. Più che quello sportivo, è l’aspetto dell’avventura, del viaggio, che mi ha attirato dell’Ice Swimming”.

Paolo, negli ultimi anni, ha nuotato per 1000 m tra i ghiacci dell’Antartide, a -1,2°, nel ghiacciaio del Perito Moreno, in Siberia, ha attraversato lo Stretto di Bering, scortato da due navi militari.

“Per chi nuota in acque gelide il freddo non è la sensazione peggiore. Quando entri in acqua, mani, testa e piedi perdono sensibilità nel giro di pochi secondi.“

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