A Ferrara, arriva FE.FANT, IL FESTIVAL DELLA FANTASIA
Si torna nella città dove tutto ebbe inizio, lì dove Ludovico Ariosto compose i mirabili versi dell’Orlando Furioso, pubblicato per la prima volta nel 1516, il cui incipit riecheggia nella nostra memoria scolastica “Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese io canto”. Un’opera che conobbe da subito un ampio successo, raccogliendo l’ammirazione di molti contemporanei, un patrimonio inesauribile di personaggi, avventure, sogni, follie; che costruisce una umanità che mira alla libertà dei sogni, alla fantasia e che diventa simbolo di quella ricerca affannosa e quasi sempre vana di qualcuno, qualcosa che si è perduto o che si desidera conquistare.
Ferrara, antica capitale del Ducato Estense, torna a essere, il 10 e 11 giugno, la casa di Orlando, Carlo Magno, Angelica, Ruggero, Bradamante, Agramante, Rinaldo, Medoro, Astolfo e diviene finalmente capitale della fantasia grazie alla prima edizione di Fe.Fant il Festival della Fantasia, che porta la firma del poeta Davide Rondoni, direttore artistico, con la Fondazione Zanotti.
«E così Ferrara si propone di esaltare e indagare la fantasia, una “attitudine” umana oggi tanto necessaria quanto messa in questione, almeno apparentemente, da surrogati e da nuove capacità della tecnologia e da vari strumenti. La fantasia, capacità di immaginazione, resta una virtù chiave in tutti i campi. E specialmente oggi, nel momento in cui una grave prova socioeconomica richiede anche fantasia per trovare rimedi e risposte. la fantasia è il regno dell’arte, dell’invenzione, un modo per arrivare alla verità. E per stare nell’eternità, come scriveva Jorge Luis Borges», spiega l’ideatore e curatore, il poeta e scrittore Davide Rondoni.
La fantasia aiuta a indagare e scoprire mondi personali e universali, a guardare alla realtà nella sua complessità, a tessere legami con luoghi e accadimenti lontani, a costruire ponti di vicinanza e solidarietà con altri popoli nel rispetto della loro cultura, della loro storia, delle loro tragedie. E proprio in occasione di Fe.Fant, la scrittrice, poetessa e saggista italiana di origine armena Antonia Arslan, che ha dedicato gran parte della sua opera alla cura della memoria del popolo armeno e delle barbarie del genocidio – autrice fra gli altri di “Masseria delle allodole” (2004), tradotto in venti lingue e diventato un film dei fratelli Taviani, “La strada di Smirne” (2009), “Il rumore delle perle di legno” (2015) e “Lettera a una ragazza in Turchia” (2016), “La bellezza sia con te” (2020) – riceverà la cittadinanza onoraria della città di Ferrara “a una scrittrice coraggiosa, contro ogni negazionismo”, come si legge nella motivazione del Sindaco, Alan Fabbri. La consegna nel cortile del Castello Estense, giovedì 10 giugno alle 21,15.
Antonia Arslan sarà poi protagonista di un incontro, venerdì 11 giugno nel Giardino delle Duchesse alle 16, in dialogo con Siobhan Nash-Marshall, docente al Manhattanville College di New York.
Dieci appuntamenti sulla fantasia e sulle sue contaminazioni e intrecci con i grandi temi della contemporaneità, ospitati negli splendidi spazi del Giardino delle Duchesse e del Castello estense. Si apre con il linguista e neuroscienziato Andrea Moro e il rettore dell’Università di Ferrara, Giorgio Zauli che parleranno di “Fantasia e cervello” (Giardino delle duchesse, giovedì 10 giugno alle 17,30).
“Da Pirandello a De Pisis, da Ariosto a Bassani”, attraverso le parole dei grandi maestri della letteratura italiana, Gioele Dix, raffinatissimo attore, autore e regista, ci racconterà la sua visione della fantasia, dell’immaginazione, dell’ingegno, in una lettura scenica giocosa e coinvolgente, sempre giovedì 10 giugno alle 20, nel cortile del Castello.
E poi l’incontro dedicato all’”ispiratore e motore” di Fe.Fant, Ludovico Ariosto “e la fantasia al lavoro”: ne parleranno Vittorio Macioce, giornalista e scrittore, Andrea Gareffi, professore di letteratura all’università di Tor Vergata di Roma, e Paolo Castelli, imprenditore e designer, alle 18.30 nel Giardino delle Duchesse.
Nel pomeriggio di venerdì 11 giugno, l’incontro su “Fantasy, fiction, immaginazione e visione”, con Roberta Tosi, critico d’arte e studiosa di Tolkien, Antonio Monda, scrittore e direttore del Festival del Cinema di Roma e Sara Taglialagamba, studiosa di Leonardo da Vinci. Alle 19 al Castello, è atteso il concerto di Ambrogio Sparagna, con la carovana artistica BandaDante e l’Orchestra di musica popolare dell’Auditorium di Roma che ripercorrerà il lungo viaggio di Dante attraverso il canto dei pastori, e il ritmo e la forza della musica popolare italiana. Lo spettacolo è un omaggio a Dante e al suo viaggio d’amore e di mistero utilizzando nel concerto le terzine della sua poesia e cantandole nello stile della tradizione popolare degli Appennini.
Fe.Fant, Festival della Fantasia con la direzione artistica di Davide Rondoni realizzato e promosso dalla Fondazione Zanotti in collaborazione con il Comune di Ferrara e l’Assessore al Bilancio e Contabilità, Partecipazioni, Commercio e Turismo, Matteo Fornasini, la Regione Emilia-Romagna, l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Università degli Studi di Ferrara, Ascom Confcommercio, Cultura e Futuro Urbano.”