A Faenza è tempo di MEI 2024, la nuova edizione A Faenza è tempo di MEI 2024, la nuova edizione
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A Faenza è tempo di MEI 2024, la nuova edizione

A Faenza è tempo di MEI 2024, la nuova edizione A Faenza è tempo di MEI 2024, la nuova edizione“Se avessi 18 anni prenderei la tenda e correrei a Faenza, al MEI” afferma Mauro Felicori, assessore alla cultura della regione Emilia Romagna.

Gli fa da spalla e da motivatore Giordano Sangiorgi, ideatore della kermesse che, il prossimo anno, festeggerà il 30° anniversario, “se avessi la sua energia” continua Felicori, “sarei già diventato Presidente della Repubblica”.

Ma cos’è il MEI, grande manifestazione che da anni e anni si occupa di lanciare giovani musicisti con l’intento di farli diventare le star di domani?

MEI è l’acronimo di “Meeting etichette indipendenti”. Da 29 stagioni, a Faenza, dal 4 al 6 Ottobre, si tiene questo festival pieno di musica di grande qualità e di giovani speranze.

Quest’anno dunque, come l’anno scorso, l’evento capita proprio a fagiolo, essendo il territorio faentino affamato di qualità e speranza verso il futuro, dopo i recenti avvenimenti climatici che hanno messo in ginocchio, anche quest’anno, la città e non solo. A proposito di questo, è partita una raccolta firme e una raccolta fondi promossa dagli artisti che parteciperanno al festival per aiutare, dare un contributo concreto. Vinicio Capossela (5 Ottobre) e la nazionale cantanti saranno a Faenza per eventi in favore della popolazione e del territorio.

“Faenza è una città meravigliosa, piena di tesori nascosti” continua Felicori “ci sono il museo della ceramica, la pinacoteca da poco riordinata e con una nuova sezione dedicata al ‘900, il museo diocesano con una mostra su Grezzi e Di Leva; per i più temerari, all’interno del cimitero (anche quello pieno di ceramiche meravigliose) troverete un’edicola progettata nientepopodimeno che da Lucio Fontana”.

Sangiorgi suona la carica: “Qust’anno il MEI partirà da Bologna, con la finale di Onda Rosa indipendente in piazzale Lucio Dalla: 15 artisti in gara, convegni e incontri sul tema gender gap. Vorrei far notare che quest’anno, a X Factor, nonostante le pressioni delle grandi piattaforme streaming, sono passate 3 bravissime cantautrici che hanno cominciato con noi, al posto dei soliti trapper”. dal 4 al 6 Ottobre poi, Faenza traboccherà di eventi gratuiti, aperti a tutti, pieni di musica di grande qualità: il 4 Ottobre sarà una giornata quasi interamente dedicata al Liscio, con un approfondimento sulla figura di Tamburini, la prima storica voce di “Romagna mia” con i migliori artisti del genere; in serata verrà premiata Radio Capodistria (prima emittente a trasmettere appunto “Romagna mia”). Ospite speciale: DIODATO, che ha cominciato proprio al MEI per proseguire con una straordinaria carriera senza cedere a compromessi.

Il 5 Ottobre, Roy Paci, una delle prime scoperte del MEI, anche lui ormai una leggenda della musica italiana.

Si chiude il 6 Ottobre con Bandabardò & Cisco (Sangiorgi li ricorda agli inizi, vendere le loro produzioni ai banchetti del festival)

Ma non è finita qui: nelle tre principali piazze della città (Piazza Duomo, Piazza Erbe e Piazza del Popolo) si esibiranno giovani realtà vincitrici dei contest musicali promossi sempre dal MEI (“quest’anno gli iscritti sono stati 600, i premi sono andati agli Extra, ai Coca Puma e Lamante ” aggiunge Sangiorgi), poi mercatini vintage, incontri, presentazioni di libri e molto altro.

Altri nomi presenti alla kermesse: Beatrice Antonini, che presenterà il suo nuovo album, Filippo Graziani ed Enrico Brizzi. Graziano Romani, storico rocker bolognese presenterà il suo nuovo libro.

Dunque tutto è pronto per più di 72 ore di musica di grande qualità, completamente gratuita, promossa dall’associazione che non solo tutela le piccole case discografiche, ma che ogni giorno lotta perché l’offerta musicale sia davvero plurale ed eterogenea: “L’autorità anti trust ci ha scritto definendo significativo il nostro intervento circa l’esclusione delle piccole realtà musicali dalla grandi piattaforme streaming. Se ne parla poco, ma è un tema importante; com’è importante sostenere le piccole realtà musicali, perché è un po’ come vedere Davide contro Golia. Tuttavia, con un po’ di pazienza, forse…” chiosa Sangiorgi. Gli fa eco Felicori: “I grandi, senza i piccoli, canterebbero nel deserto”.

Appuntamento a Faenza dal 4 al 6 Ottobre prossimi!!!

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