3BEE – ” The great meltdown” – anche le api hanno sete – il nuovo claim di sensibilizzazione volto a ricordarci gli effetti reali e pericolosi del cambiamento climatico che colpiscono duramente le api
3Bee (https://www.3bee.com) la start up che dal 2017 è in prima linea per la protezione delle api e degli impollinatori tramite la tecnologia, scende nuovamente in campo lanciando un nuovo claim di forte sensibilizzazione contro i cambiamenti climatici: “Ci stiamo sciogliendo”. Alla vigilia del più grande disastro parzialmente preannunciato dai ricercatori sul ghiacciaio della Marmolada, “The Great Meltdown” (https://www.3bee.com/thegreatmeltdown/ ) è così il nuovo claim lanciato da 3Bee volto a ricordarci che gli effetti reali, tangibili e pericolosi del cambiamento climatico, sono evidenziati e portati alla luce da chi è alla base della nostra stessa catena della vita: le api.
Tutto il nord Italia ha ufficialmente avviato le procedure per la proclamazione dello stato di emergenza formale nella propria regione. L’agricoltura in ginocchio ha alzato il livello di allerta e 3Bee ricorda che a soffrirne ci sono anche le api. Una situazione di deficit costante per i fiumi che si sviluppa a catena su tutte le fonti di acqua a disposizione per gli impollinatori. Le piante hanno ridotto il loro flusso nettarifero e le fonti di acqua si stanno prosciugando. Le api monitorate da 3Bee stanno registrando cali giornalieri del peso preoccupanti a causa della mancanza di acqua. Gli oltre 10 mila dispositivi, distribuiti in tutta Europa, infatti restituiscono dati allarmanti: ogni giorno le api perdono in peso dai 400 ai 500 gr circa, è il caso di dire in esaurimento scorte. I suoni ei rumori degli alveari stanno aumentando di giorno in giorno, come urla di aiuto per portare loro da mangiare passando da 40 Decibel fino ai 60 Decibel di rumore. Molti alveari però stanno iniziando a perdere la voce. Le api stanno morendo di fame.
“Per gestire l’emergenza dobbiamo metterci in testa che gli effetti del climate change sono un film in costante riproduzione di fronte ai nostri occhi– dichiara Niccolò Calandri fondatore di 3Bee – Paghiamo il biglietto di questo spettacolo ogni giorno, in attesa del colpo di scena che prima o poi qualche protagonista eroe gestirà.
3Bee con questa campagna vuole raccogliere più protagonisti possibili del cambiamento, mettere a disposizione le più aggiornate notizie sulla situazione dello stato di salute delle api, degli impollinatori e della biodiversità del nostro territorio, per creare consapevolezza e agire ora. Grazie all’associazione con il mondo del cinema, 3Bee ha realizzato una campagna che racconta come ogni giorno assistiamo agli effetti del più grande nemico dei nostri tempi: il cambiamento climatico.
L’amara sensazione che abbiamo provato con lo scioglimento di una parte importante dei nostri ghiacciai è la riprova che non possiamo ignorare di dover agire adesso per la nostra stessa sopravvivenza, a partire dalla cura della biodiversità del nostro Paese. Api e impollinatori infatti, responsabili dell’80% dell’intera catena alimentare umana e animale subiscono, direttamente anche il più delicato degli equilibri, e mai come ora stiamo registrando le perdite più ingenti”
3Bee dal 2017 fonda il suo operato sulla distribuzione di tecnologia di monitoraggio Hive-tech sugli apiari di proprietà di oltre 3000 apicoltori in tutta Italia. Grazie alla mappatura costante dell’andamento delle colonie, loro riduzione in numero, sopravvivenza e capacità di produzione, la tecnologia rileva dati di ricerca utili alla prevenzione e al controllo delle api italiane. Non solo tecnologia per gli alveari, adottabili attraverso il programma Adotta un alveare (https://www.3bee.com/adotta-alveare/), ma un vero e proprio progetto di piantumazione di boschi ad alto impatto nettarifero supporta la mancanza di pascolo di cui il nostro Paese soffre. Grazie alla rete di grower e apicoltori sviluppata, 3Bee alimenta ogni giorno la messa a terra di piante forestali in grado di produrre scorte di nettare nel tempo per la rigenerazione di boschi sul territorio capaci di sopperire naturalmente alla scarsità di provviste e nutrimento per le api.