32ª MASCHERA D'ORO - Sabato 18 marzo in gara La Corte di Folli (Cuneo) in "Nel nome del padre" 32ª MASCHERA D'ORO - Sabato 18 marzo in gara La Corte di Folli (Cuneo) in "Nel nome del padre"
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32ª MASCHERA D’ORO – Sabato 18 marzo in gara La Corte di Folli (Cuneo) in “Nel nome del padre”

32ª MASCHERA D'ORO - Sabato 18 marzo in gara La Corte di Folli (Cuneo) in "Nel nome del padre" 32ª MASCHERA D'ORO - Sabato 18 marzo in gara La Corte di Folli (Cuneo) in "Nel nome del padre"Ultimo appuntamento di gara sabato 18 marzo alle 21, al Teatro San Marco di Vicenza, con la 32ª edizione del Festival nazionale Maschera d’Oro, ripresa quest’anno dopo essere stata interrotta per pandemia, nel 2020, a tre spettacoli dall’avvio. La kermesse è organizzata dal Comitato veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA), affiancata dai partner Regione del Veneto,  Amministrazione Provinciale di Vicenza, Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza e Confartigianato Imprese Vicenza. 

Settima finalista a salire sull’ambito palcoscenico sarà la compagnia La Corte dei Folli di Fossano (Cuneo) di scena, per la regia di Stefano Sandroni, con “Nel nome del padre”, intenso testo di Luigi Lunari che ha per protagonisti un uomo e una donna che si incontrano in una sorta di limbo. Per andare “oltre”, entrambi devono liberarsi dell’ombra lunga e pesante di padri che li hanno sovrastati e non amati abbastanza, uomini politici di schieramenti opposti: americano e capitalista quello di Rosemary, comunista e perseguitato politico quello di Aldo. Insieme, i due dovranno uscire dalle secche di un’esistenza che li ha annullati e trovare finalmente la propria identità. 

Nata nel 2002, La Corte dei Folli si è confrontata nel suo percorso artistico sia con lavori originali, sia con classici di autori come Luigi Pirandello, Aldo Nicolaj, Robert Thomas, Thornton Wilder, Reginald Rose, Ira lewin e altri. Nel 2017 fu lo stesso Lunari a contattare i due interpreti proponendo loro di allestire “Nel nome del padre”, dopo averli visti recitare nel 2015, proprio alla Maschera d’Oro, in “Piccoli crimini coniugali” di Eric Emmanuel Schmitt.  

Con l’esibizione della compagnia piemontese si chiude la fase di gara del Festival e la parola passa alla giuria. Ricapitolando, oltre a La Corte dei Folli a contendersi la Maschera sono: Lo Scrigno di Vicenza in “Sette minuti” di Stefano Massini; Filodrammatica di Laives ne “Il marito di mio figlio” di Daniele Falleri; Teatrodrao – TeatroTre di Ancona in “Equus” di Peter Shaffer; Teatro del Corvo di Padova in “Tre sull’altalena” di Luigi Lunari; Il Dialogo di Cimitile (Napoli) in “Napoli milionaria” di Eduardo De Filippo; Compagnia dell’Oro di Lonigo (Vicenza) in “Le Chat Noir” di Paolo Marchetto. Il nome dei vincitori del festival sarà reso noto sabato 25 marzo, con in più lo spettacolo fuori concorso “A Republica dei mati”, scritto e diretto da Roberto Cuppone e interpretato da Gigi Mardegan de Il Satiro di Treviso. 

Tra i numerosi patrocinatori della manifestazione vi sono la Presidenza della Repubblica, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero della Cultura e FITA nazionale. I vincitori del Festival conquisteranno anche il 26° Premio Faber, messo in palio da Confartigianato Imprese Vicenza, che porterà la compagnia a esibirsi per una sera sul palcoscenico del palladiano Teatro Olimpico.

Interi a 10 euro, a 8.50 i ridotti. Informazioni e prevendite: Fita Veneto, stradella delle Barche 7 a Vicenza (tel. 0444 324907, al mattino dal lunedì al venerdì). Biglietteria del San Marco aperta dalle 19 nei giorni di spettacolo. Informazioni su www.fitaveneto.org.

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