32 ͣGiornate Cardiologiche Torinesi: Cuore e Covid19, doping e cardiologia dello sport, terapie innovative, tecniche mini-invasive 32 ͣGiornate Cardiologiche Torinesi: Cuore e Covid19, doping e cardiologia dello sport, terapie innovative, tecniche mini-invasive
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32 ͣGiornate Cardiologiche Torinesi: Cuore e Covid19, doping e cardiologia dello sport, terapie innovative, tecniche mini-invasive

32 ͣGiornate Cardiologiche Torinesi: Cuore e Covid19, doping e cardiologia dello sport, terapie innovative, tecniche mini-invasive 32 ͣGiornate Cardiologiche Torinesi: Cuore e Covid19, doping e cardiologia dello sport, terapie innovative, tecniche mini-invasiveLe Giornate Cardiologiche torinesi, storico appuntamento dedicato alle malattie cardiovascolari e alla cura del cuore, confermano la 32° edizione del Convegno Internazionale adeguandosi alle esigenze delle misure di contenimento della pandemia da Covid19. L’appuntamento, uno dei più importanti organizzati in Italia, verrà infatti organizzato su piattaforma digitale, in formato pomeridiano, snello ed efficace, con una tecnologia di comunicazione d’avanguardia che renderà possibile entrare nella presentazione attraverso la presenza olografica di molti fra gli ospiti e live in the box ovvero direttamente in sala per operazioni chirurgiche riprese e commentate.

Per la prima volta, proprio grazie alla tecnologia, i lavori saranno aperti al pubblico su registrazione gratuita.

Organizzato dai reparti di Cardiologia, Cardiochirurgia e Chirurgia Vascolare della Città della Salute e della Scienza di Torino il Convegno torinese presenta dunque il 5 e 6 novembre un palinsesto di approfondimenti su due sale virtuali che coinvolgeranno quasi 100 relatori, provenienti da Italia, Stati Uniti, Belgio, Germania, Spagna, Francia e Gran Bretagna.
Accanto ai direttori Gaetano Maria De Ferrari direttore SC Cardiologia Ospedale Molinette e Mauro Rinaldi direttore SC Cardiochirurgia Ospedale Molinette, ai co-direttori Fiorenzo Gaita presidente regionale SIC e responsabile della Cardiologia al JMedical e Sebastiano Marra direttore del Dipartimento Cardiovascolare del Maria Pia Hospital di Torino, ai coordinatori della sessione di Chirurgia Vascolare Fabio Verzini e dell’organizzazione scientifica più in generale Carlo Budano,  l’appuntamento torinese vedrà alcuni dei più importanti professionisti e ricercatori in ambito di medicina e chirurgia cardiovascolare.
Le tecniche più attuali, al centro delle Giornate Cardiologiche Torinesi, trasformano e migliorano la cura del paziente, come dichiara Mauro Rinaldi “La moderna cardiochirurgia ha il compito precipuo di fondere la sua tradizionale efficacia con tecniche endovascolari sempre meno invasive. Questa “joint venture” mostra ciò che avviene all’interno di modernissime suite operatorie dette “sale ibride” indispensabili per mantenere gli standard qualitativi.”
Il Convegno avrà inizio giovedì 5 novembre alle 15.30 in seduta plenaria presieduta dai direttori dell’evento e in collegamento alcuni fra i più importanti specialisti americani della Mayo Clinic di Rochester, Minnesota, Malcolm Bell, Omar Abou Ezzeddine e Peter Noseworthy che presenteranno cinque fra i più interessanti studi in ambito di coronaropatie e insufficienze cardiache insieme a uno studio sull’innovativo ruolo dell’intelligenza artificiale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Sebastiano Marra affronterà l’attualissimo e stringente tema “Cuore e Covid19”, un tema che verrà fra gli altri affrontato anche dal collega Amir Lerman che nel suo speech presenterà l’uso delle nuove tecnologie per la diagnosi a distanza, in tempo di pandemia, delle malattie cardiovascolari.

L’analisi di Sebastiano Marra sulle relazioni fra Covid19 e patologie cardiache nasce sul campo, nel suo reparto di cardiologia trasformato in reparto Covid, dove da marzo a maggio sono transitati 186 pazienti provenienti dal Pronto Soccorso o da altri ospedali. Ognuno presentava, in associazione al virus, un diverso quadro clinico: com’era il loro elettrocardiogramma? La metà aveva importanti problemi di aritmia  e alterazioni della ripolarizzazione, alterazioni ischemiche o pseudoischemiche, ma soprattutto un’alta frequenza cardiaca. Covid19 si rivela dunque come una patologia vascolare, con forte sintomatologia a livello respiratorio con le caratteristiche di una vasculite che può interessare reni, cuore, cervello e polmoni. In questo senso l’elettrocardiogramma offre un segnale di quanto questa vasculite ha compromesso il paziente.

A seguire, sempre in seduta plenaria un’ analisi di importanti novità in termini di diagnosi e cura delle aritmie cardiacheDouglas Packer della Mayo Clinic e Gaetano Maria De Ferrari presenteranno due modalità innovative per trattare i pazienti con aritmie ventricolari refrattarie: la ablazione non invasiva e la denervazione cardiaca.  Fiorenzo Gaita illustrerà, fra gli altri argomenti, la straordinaria rivoluzione tecnologica data dall’uso delle registrazioni elettrocardiografiche transtelefoniche, sia con i sistemi Apple / Applewatch che con i sistemi Android compatibili con micro elettrocardiografi portatili, che rendono oggi possibile identificare in un numero crescente di soggetti ritenuti normali e che riferivano batticuore, la presenza di fibrillazione atriale.

Il monitoraggio remoto dei pazienti portatori di dispositivi cardiaci sarà anche al centro dello speech di Gabriele Zanotto della cardiologia di Legnago, sabato 6 novembre alle 17.45 (Sala 2): negli ultimi dieci anni il monitoraggio a distanza di questi pazienti, ancora più prezioso in questi tempi di pandemia, è diventato basilare. Pacemaker, defibrillatori, sincronizzatori e altri device cardiaci possono essere gestiti da casa con un consistente vantaggio sull’eventuale insorgenza di problemi in pazienti fragili che non devono essere spostati dal luogo di residenza. Questa presentazione coincide con il riconoscimento da parte della Regione Piemonte di questa attività.

In Sala 1,  il 5 novembre un importante focus su “Sport e Cardiologia”. Presieduta da Gian Pasquale Ganzit specialista in medicina dello sport e Gaetano Maria De Ferrari con la collaborazione di Fiorenzo GaitaCarla Giustetto e Giuseppe Inama la sessione esaminerà le patologie correlate alla pratica sportiva agonistica e non solo. In particolare Leonardo Calò del Policlinico Casilino di Roma, concentrerà la sua presentazione sul tema del doping “amatoriale”. Conseguenze gravissime come le morti improvvise, ma anche vari tipi di aritmie come fibrillazione atriale e aritmie ventricolari, sono strettamente legate all’assunzione di una vasta gamma di sostanze, dagli anabolizzanti agli eccitanti. Ma bisogna assumere con attenzione anche preparati apparentemente più innocui che derivano da piante e erbe così come mix “naturali” dimagranti che assunti in quantità rilevanti possono provocare aritmie.

Venerdì 6 novembre, in Sala 1, sarà il momento del Focus sulla TAVI (impianto valvolare aortico transcatetere), ovvero la tecnica della cardiologia interventistica che permette la sostituzione della valvola aortica con approccio percutaneo in alternativa alla sostituzione con intervento cardiochirurgico. L’accesso arterioso è generalmente per via trans-femorale o da per via trans-succlavia e in questo campo è particolarmente interessante lo studio di Umberto Morbiducci del Politecnico di Torino che, attraverso modelli computazionali e tecniche di integrazione fra imaging clinico e modellazione numerica, è in grado di costruire un vero e proprio “digital twin” sulla cui geometria è possibile simulare l’intervento chirurgico. Questo come altri esempi di medicina computazionale consentono inoltre straordinari contenimenti di costi in quanto molti dispositivi e pratiche si possono testare direttamente sul calcolatore, incidendo in misura minore anche sui numeri della sperimentazione animale.

Fra i molti interventi in sala operatoria live in the box proposti e commentati nel corso delle Giornate Cardiologiche Torinesi, il professor Fabio Verzini, direttore della Chirurgia Vascolare dell’Università degli Studi di Torino presenterà alcune delle tecniche più innovative nel trattamento delle patologie dell’aorta toracica. Nel suo tratto più vicino al cuore l’aorta può presentare aneurismi o dissezioni aortiche il cui trattamento chirurgico rappresenta una sfida per il chirurgo e un impatto molto pesante per il paziente. Negli ultimi 20 anni si sono sviluppate tecnologie mininvasive endovascolari per poter sostituire l’aorta malata dal suo interno, introducendo una protesi vascolare che, per necessità, deve avere branchette o fori laterali che possono essere infilate con stent, ovvero manichette laterali che portano sangue ai vasi. Questa pratica chirurgica è una nuova possibilità terapeutica per i pazienti che non potevano essere sottoposti a chirurgia aperta, per i quali un intervento di tipo classico rappresentava un rischio operatorio proibitivo. Anche per i vantaggi dal punto di vista della riabilitazione postoperatoria e del decorso post operatorio gli interventi di chirurgia endovascolare dell’aorta rappresentano ormai il 70% del totale a livello addominale e toracico, mentre sono di avanguardia per l’arco aortico e la aorta toraco-addominale.

Le Giornate Cardiologiche Torinesi, il cui sottotitolo per l’edizione 2020 è Ascolta sempre il tuo cuore, rispondono con il ricco programma di interventi alla progressiva sovrapposizione di ambiti operativi e di competenze tra le varie specialità della medicina contemporanea che vede una crescente ibridizzazione tecnica e culturale tra cardiologo e cardiochirurgo. Il Congresso di Torino vuole caratterizzarsi proprio per la capacità di mettere insieme il Cardiologo, il Cardiochirurgo ed il Chirurgo Vascolare e farli dialogare per migliorare l’ascolto e la cura del paziente.

Per informazioni
www.cardiologiamolinette.it/giornate-cardiologiche-torinesi
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adesionigiornatecardiologiche@gmail.com

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