2Days Prog +1 Festival - La seconda giornata si è chiusa con i Big Big Train 2Days Prog +1 Festival - La seconda giornata si è chiusa con i Big Big Train
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2Days Prog +1 Festival – La seconda giornata si è chiusa con i Big Big Train

2Days Prog +1 Festival - La seconda giornata si è chiusa con i Big Big Train 2Days Prog +1 Festival - La seconda giornata si è chiusa con i Big Big TrainLa prima giornata del festival di Revisltate – Veruno ha da subito alzato l’asticella, rendendo alte le aspettative per la seconda, che si è chiusa ieri, sabato 2 settembre..

Ancora quattro esibizioni, che hanno avuto inizio con i norvegesi Dim Gray, ovvero Håkon Høiberg, Oskar Holldorff e Tom Ian Klungland.

Dopo il loro album di debutto Flown (2020), gli art rocker di Oslo Dim Gray hanno continuato con il loro secondo album Firmament il 2 settembre 2022. Il loro rocl è pieno di vita e di colori, e costituisce un viaggio coinvolgente e sempre sorprendente, che si snoda da un pop da camera infuso di archi, attraverso un indie folk evocativo e un’elettronica lussureggiante, fino a un grandioso art rock. I Dim Gray erano reduci da una standing ovation a seguio della loro apertura del tour dei Marillon e a Veruno hanno chiuso la loro esibizione con un’ulteriore acclamazione standing.

A seguire i District 97. Formata nell’autunno del 2006 dal batterista/compositore principale Jonathan Schang, dal tastierista Rob Clearfield, dal bassista Patrick Mulcahy e dal chitarrista Sam Krahn, la band ha attinto da influenze che vanno dall’heavy metal al jazz d’avanguardia. Il quartetto di Chicago ha affinato uno stile di rock strumentale eclettico e intricato, senza esclusione di colpi, prima di decidere che era necessaria la vocalist giusta per completare il loro sound: Leslie Hunt, finalista della Top 10 di American Idol 2007.  La formazione attuale vede appunto Leslie Hunt, Jim Tashjian, Andrew Lawrence, Tim Seisser e Jonathan Schang.

L’esibizione del gruppo americano non ha avuto particolari acuti, ma ha comunque lasciato il pubblico visibilmente soddisfatto, complice anche il sole che aveva smesso di picchiare forte e offriva la possibilità di godere maggiormente dello spettacolo.

I2Days Prog +1 Festival - La seconda giornata si è chiusa con i Big Big Train 2Days Prog +1 Festival - La seconda giornata si è chiusa con i Big Big Train primi a esibirsi completamente con il set di luci sono stati i Pure Reason Revolution, gruppo rock britannico formatosi all’Università di Westminster nel 2003. La loro musica incorpora elementi di rock progressivo ed elettronica. I membri condividono l’apprezzamento per il lavoro di gruppi come Pink Floyd, Porcupine Tree, Nirvana, Justice, Kraftwerk e Fleetwood Mac.

Jon Courtney, Chloë Alper e Greg Jong sono stati protagonisti di uno spettacolo esplosivo, ad altissimo tasso di adrenalina, grazie alla potenza della loro musica e all’ottima presenza scenica. E pensare che nel 2011 avevano deciso di sciogliersi! Dal 2018, data della reunion, hanno pubblicato due album che vanno ad aggiungersi ai tre precedenti e dai quali hanno attinto a piene mani per conquistare la seconda standing ovation della giornata, che ha consentito loro di reggere il paragone con gli ospiti principali della giornata, che avrebbero suonato immediatamente dopo.

Stiamo parlando ovviamente dei Big Big Train, chiamati a esibirsi per la prima volta in Italia, dopo 12 anni di corteggiamento artistico, come ha ricordato Octavia Brown (anima  del festival insieme ad Alberto Temporelli) dal palco.

L’effetto visivo della band inglese è sempre impressionate, comprendendo persino un set di ottoni. Gregory Spawton, Nick D’Virgilio, Rikard Sjöblom e Clare Lindley sono affiancati dal nuovo cantante Alberto Bravin, chiamato a sostituire il compianto David Longdon, Maria Barbieri, che sostituisce degnamente Dave Foster e il nuovo ingresso Oskar Holldorff, chiamato a un doppio impegno dopo la prestazione con i Dim Gray.

Prestazione rotonda quella dei Big Big Train, forti di atmosfere musicali di grande livello, con superba ricchezza di composizione e un taglio melodico che li rende gradevoli anche ai non appassionati del genere. Bravin (che ha lasciato la PFM per unirsi al gruppo) è tecnicamente perfetto e usa l’italiano per accattivarsi il pubblico. Manca un pizzico di empatia con la platea, ma siamo sicuri che sarà solo questione di tempo.

A coronamento dell’esibizione, un bis di due brani che ha decisamente accontentato le aspettative degli spettatori.

Oggi l’ultima giornata, con inizio alle ore 16. In programma Il segno del comando, Karmamoi, Unitopia e Ozric Tentacles.

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