25 aprile, “Una stagione sul sofà” celebra San Marco e la Liberazione
Non si potranno incontrare dal vivo per il tradizionale concerto del 25 aprile che sarebbe dovuto andare in scena al Teatro Goldoni, ma gli artisti del giovane coro veneziano dei Vocal Skyline non rinunciano a celebrare la propria città in occasione della doppia festa di San Marco e della Liberazione. Grazie al Comune di Venezia e al Teatro Stabile del Veneto il concerto #Free, andato in scena al Goldoni lo scorso anno con le 40 voci dei Vocal Skyline dirette da Marco Toso Borella, verrà proposto in streaming alle ore 18.00 sul canale YouTube “Voci Venezia” dei cori Vocal Skyline e Big Vocal Orchestra e su quello dello Stabile del Veneto.
Uno speciale dedicato al 25 aprile è, infatti, in programma nel palinsesto di “Una stagione sul sofà” che oltre al concerto del coro veneziano presenta in prima assoluta, alle ore 16.00 sui canali social del Teatro, I giorni del fuorilegge, un lavoro teatrale in podcast tratto dalle pagine del diario della lotta partigiana del comandante Renzo Zambon a cura di Marco Gnaccolini con Marco Paladini e con StorieStorte.
“È bello come anche in questo momento di grande difficoltà si alzino forti le voci dei più giovani per celebrare Venezia, il nostro patrono e la festa della liberazione – commenta il Sindaco Luigi Brugnaro –. La musica ci consola, la musica ci unisce ancora di più in un momento come questo in cui siamo costretti a restare distanti. È fondamentale anche che il teatro, anche se con il sipario abbassato e anche se su palcoscenico solo virtuale, continui a farsi cassa di risonanza delle più belle voci della nostra città, luogo d’incontro, di confronto e di divertimento”.
“Avevamo appena concluso un anno di festeggiamenti con il Comune di Venezia per il 40esimo anniversario dalla riapertura del Teatro Goldoni quando l’emergenza ci ha costretto ad abbassare il sipario del teatro più antico della città. Uno stop doloroso, ma che non ci ha fermato, come non ha fermato Venezia – commenta Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto -. Il teatro è vivo nonostante le sale chiuse e i progetti in programma sono solo rimandati, ma intanto non potevamo stare fermi. È forte la responsabilità che sentiamo nei confronti del nostro pubblico, il Teatro continua ad essere al servizio della città e per questo all’interno del palinsesto digitale non poteva mancare un programma speciale dedicato a Venezia per una celebrazione importante come il 25 aprile”.
Free, il concerto dei Vocal Skyline
Free è un concerto-spettacolo in cui i giovani artisti portano sul palco con voci e gesti scenici la libertà di cantare, ballare, esprimersi. In scena, tra musica, parole e spettacolari effetti luci e video, innumerevoli declinazioni della parola “libertà”, che si concretizza anche in un repertorio assolutamente vario: dall’Inno d’Italia ai Coldplay, dal Va Pensiero di Verdi agli Abba e ai Queen. Ad anticipare il concerto sarà una nuova canzone che il coro avrebbe dovuto presentare per la prima volta sul palco del Goldoni il prossimo 25 aprile, ma che invece è stata realizzata unendo le singole voci dei coristi mentre cantano in diverse lingue ciascuno dalla propria casa, con un sottofondo di immagini veneziane: Do you hear the people sing? (La senti la gente che canta?), tratto dal musical “I Miserabili”. Un inno di libertà e di resistenza, di rifiuto di ogni schiavitù.
I giorni del fuorilegge, un lavoro teatrale in podcast
Ad arricchire il programma di “Una stagione sul sofà” per questo giorno di festa e commemorazione sarà anche la trasmissione in prima assoluta de I giorni del fuorilegge, un lavoro teatrale in podcast tratto dalle pagine del diario della lotta partigiana del comandante Renzo Zambon a cura del drammaturgo veneziano Marco Gnaccolini con Marco Paladini, membro della web serie Rugagiuffa, e con la partecipazione del duo cantautorale folk StorieStorte di Venezia, mentre la scenografia sonora è ideata da Alessandra Dolce. I giorni del fuorilegge presenta brani estratti dal diario dei resoconti della lotta partigiana di Renzo Zambon, veneziano e nonno del drammaturgo Gnaccolini, che dopo l’8 settembre 1943 partecipò alla Resistenza nella zona di Castelli-Monfumo (TV) come capo partigiano della Brigata “Martiri del Grappa”, parte costituente del “Battaglione Italia Libera” ai comandi di Masaccio. I brani presentati parlano del ritorno a casa a Venezia di un giovane tenente dell’esercito italiano scampato alla cattura tedesca in Friuli, della condizione di vita della città lagunare sotto l’occupazione nazista, ma anche della meravigliosa sensazione di libertà alla fine della guerra, attraverso gli occhi di un capo di una formazione apartitica di Resistenza, che più d’ogni cosa sognava la pace tra i popoli.
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