“1984″, l’attualità del romanzo di Orwell risuona con il New European Ensemble tra musica, cinema e teatro
In che modo le nostre vite dipendono sempre più dalla tecnologia e come quest’ultima consente a governi ed aziende di intercettare e registrare i nostri dati?
A questi e altri interrogativi prova a rispondere “1984”, performance tra musica, teatro e cinema ispirata al celebre romanzo distopico di George Orwell, che il New European Ensemble, orchestra dei Paesi Bassi nota in tutto il mondo per la sua programmazione visionaria, porta sul palco in Prima Nazionale per Romaeuropa Festival mercoledì 9 novembre all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone (ore 21).
“1984 di George Orwell continua ad essere un resoconto artistico ancora attuale sulla relazione tra autorità e individuo. Winston, il protagonista del romanzo, si ritrova completamente sconfitto dal potere distopico. Lo stato non è soddisfatto dal mero controllo del suo corpo e intende ottenere anche quello sui suoi pensieri”- racconta Emilyn Stam, violista dell’Ensemble. “Una storia che ha forti risonanze con il mondo che ci circonda”.
Il compositore estone, cresciuto nell’Unione Sovietica Mihkel Kerem, autore delle musiche dello spettacolo, ricostruisce la narrazione Orwelliana riportandola al nostro presente: “Quando ho letto per la prima volta 1984 sono rimasto terrorizzato perché mi sono reso conto di essere nato nel suo mondo distopico” ha affermato.
La sua esperienza dello stato totalitario e la natura oscura delle sue opere (come la sinfonia N. 3 dedicata alle vittime del comunismo) si adattano alla perfezione all’atmosfera evocata dal romanzo di Orwell. La sua partitura ritrae i personaggi del romanzo e la loro interazione attraverso una serie di leit motiv altamente riconoscibili, Winston, ad esempio è rappresentato dal violoncello solista, solitario nella sua lotta contro il potere massivo dell’ensemble.
Kerem incorpora numerosi riferimenti alle parate militari, alla propaganda sovietica e ad altri simboli della musica ufficiale di stato per creare un’atmosfera soffocante e autoritaria.
Ad accompagnare le sue composizioni, le immagini cinematografiche realizzate dal regista Gijs Besseling per ricostruire la narrazione orwelliana riportandola al nostro presente. Questo incontro diventa oggi uno spettacolo musicale – a cui si aggiunge, per la versione italiana, la presenza dell’attore Marco Quaglia in veste di narratore.
“Abbiamo voluto amplificare il potere della musica attraverso l’aggiunta di un narratore che riempia gli eventi del racconto non descritti dalla composizione musicale attraverso un ulteriore livello filmico nel quale i singoli musicisti recitano sezioni della storia in muto. In questo modo gli esecutori sul palco possono essere collegati ai vari personaggi. Sia il film che il narratore inoltre, collegano esplicitamente il romanzo storico di Orwell al nostro presente: sullo schermo appaiono allora riferimenti alle attuali tecnologie o filmati di eventi contemporanei internazionali legati ai temi del romanzo. E questa contestualizzazione ha lo scopo di conferire ancora maggiore forza comunicativa all’esecuzione musicale”- continua Stam.
Viviamo nella distopia descritta da Orwell? E una via di fuga è ancora possibile? Ad introdurre lo spettacolo è, non a caso, un video di Edward Snowden il celebre informatico, attivista e whistleblower statunitense, ex membro della CIA, celebre per aver divulgato migliaia di documenti segregati della NSA ponendo l’accento sui dati raccolti intercettando le comunicazioni di semplici cittadini.
Il New European Ensemble è stato fondato nel 2009 nei Paesi Bassi da musicisti devoti e appassionati provenienti da tutta Europa. L’ensemble si è costruito una reputazione per la programmazione visionaria, nonché per le “esibizioni fantastiche” (NRC) e le “esibizioni eccellenti” (de Volkskrant) ed è stato definito uno degli “ensemble principali dei Paesi Bassi” (Nieuwe Noten). Nel 2019, NEuE è stato insignito del prestigioso Kersjesprijs. Alcuni dei compositori che oggi lavorano con l’ensemble sono: Kaija Saariaho, Magnus Lindberg, Mark Anthony Turnage, Bright Sheng e Anna Thorvaldsdóttir. Con la missione di presentare musica contemporanea e classici del 20° secolo, il gruppo spesso combina musica, film, letteratura, teatro, danza e arte visiva. Compositori famosi come Mark Anthony Turnage, José María Sánchez-Verdú, Anna Thorvaldsdóttir, Guo Wenjing, Carlo Boccadoro, Martijn Padding e Klas Torstensson hanno scritto opere per l’ensemble che si è esibito in quasi tutte le principali sale da concerto e teatri dei Paesi Bassi tra cui: il Concertgebouw, il Carré Theatre e il Muziekgebouw aan ‘t IJ ad Amsterdam, il De Doelen a Rotterdam, il Tivoli Vredenburg e il Royal Theatre dell’Aia. L’ensemble si esibisce regolarmente in festival come Gaudeamus Muziekweek, Festival Vlaanderen, November Music, Shanghai New Music Week, Beijing Contemporary Music Festival e Svensk Musikvar. Tournée internazionali hanno portato il gruppo nel Regno Unito, Germania, Belgio, Svezia, Finlandia, Italia, Libano, Cina e Hong Kong. I musicisti dell’ensemble lavorano regolarmente con giovani compositori e artisti del Royal Conservatoire dell’Aia e nelle scuole di musica di tutto il mondo.