16. SOLE LUNA DOC FILM FESTIVAL. L’Ambiente al centro dell’edizione 2021. Il premio al giornalista Duilio Giammaria e l’omaggio alle registe Cecilia Mangini e Valentina Pedicini
Un focus sull’Ambiente alla presenza del giornalista e direttore di Rai Documentari Duilio Giammaria, l’omaggio a due grandi figure del cinema italiano recentemente venute a mancare – Cecilia Mangini e Valentina Pedicini – e la preziosa selezione di cortometraggi realizzati nell’anno del Covid dai giovani del CSC – Sede Sicilia esplorando i materiali di archivio dell’Aamod – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico. Sono le prime importanti novità della sedicesima edizione del Sole Luna Doc Film Festival in programma nei cortili e nel chiostro del Complesso Chiaramonte Steri dal 5 all’11 luglio e che si affiancheranno alla competizione e ad un ricchissimo palinsesto di eventi collaterali tra talk, spettacoli, mostre, performance.
Oltre 40 le proiezioni in programma quest’anno selezionate dai direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura, di cui 18 film in concorso tra lungo e cortometraggi, molti dei quali in anteprima mondiale o italiana. Oltre che in presenza i film in concorso saranno visibili sulla piattaforma Open DDB, la prima rete distributiva di produzioni indipendenti in Europa (www.openddb.it).
L’ambiente e il Premio “Sole Luna” a Duilio Giammaria
La fragilità dell’ambiente e l’esigenza di interrogarci sul rapporto uomo–natura sarà il tema centrale di questa edizione del Festival con main sponsor Enel Green Power, azienda leader mondiale nel campo della sostenibilità. Il Festival si aprirà con uno speech del giornalista e inviato speciale nelle zone più critiche del mondo Duilio Giammaria, oggi direttore di Rai Documentari. A lui il Festival, presieduto da Lucia Gotti Venturato e con la direzione scientifica di Gabriella D’Agostino, ha deciso di assegnare il premio “Sole Luna un Ponte tra le culture 2021” per l’impegno nella valorizzazione del cinema documentario e sui temi che riguardano la sostenibilità ambientale e sociale. In programma nei giorni del Festival anche una mini rassegna di documentari su ambiente e sostenibilità e su possibili nuove modalità di coesistenza con 3 film premiati a vari festival internazionali dedicati al documentario: La conquista de las ruinas di Eduardo Gomez (Bolivia – Argentina 2020, 88’) sul valore della terra vista da paleontologi, minatori e muratori in Argentina; Utopia Revisited di Kurt Langbein (Germania, 2018, 55′), un viaggio alla ricerca di stili economici e di vita più sostenibili in giro per il mondo; e The Great Green Wall di Jared P. Scott (Regno Unito, 2019, 91′), che racconta l’impegno della cantante Inna Modja nel progetto della Grande Muraglia Verde dell’Africa per frenare i processi di desertificazione in atto. In collaborazione con la SIAC (Società Italiana di Antropologia Culturale), inoltre, sarà presentato il documentario Eine Frage der Haltung / Beewilderd companion di Felix Remter e Miriam Remter (Germania 2020, 87’), un immersivo studio etnografico nel complesso rapporto di esseri umani e api in tempi di malattie globalizzate. Nella stessa direzione anche la proiezione di cortometraggi di giovani registi emergenti proposti dalla rete internazionale di festival Film For Our future.
L’omaggio a Mangini e Pedicini e l’anteprima dei corti CSC
Il Festival dedica quest’anno un omaggio speciale a due grandi registe che ci hanno lasciato di recente. Due donne che hanno segnato la storia del cinema del reale: Cecilia Mangini, scomparsa all’inizio di quest’anno e Valentina Pedicini, venuta a mancare prematuramente a fine novembre 2020, a soli 42 anni. Mangini, considerata la prima documentarista italiana, ha raccontato l’Italia in tutte le sue sfaccettature a partire dagli anni Cinquanta: dalle periferie alle campagne sempre più in abbandono, al boom industriale, alle battaglie delle donne. Il festival proietterà gli ultimi lavori realizzati dalla regista insieme a Paolo Pisanelli: Facce (Italia 2018, 5’), un viaggio dall’Italia all’Albania alla ricerca di volti e voci a distanza di ventisette anni dal primo sbarco nel 1991 di migranti albanesi in Italia; e Due scatole dimenticate (Italia 2020, 58’) su ciò che resta della guerra in Vietnam e sulla memoria che svanisce. Di Valentina Pedicini che con Dal profondo (2013) ha fatto conoscere l’impresa dell’unica e ultima minatrice italiana, sarà proiettato il pluripremiato Faith, l’ultimo film della regista che racconta la storia di una comunità di monaci cristiani che vive sulle colline italiane. In anteprima assoluta saranno anche presentati i lavori che legano la Pedicini a Palermo e all’attività didattica svolta durante i mesi del lockdown 2020, poco prima di morire, con i giovani studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia – sede Sicilia diretto dalla regista Costanza Quatriglio, utilizzando i materiali dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico. I fondi storici d’archivio sono diventati nuovi cortometraggi sperimentali e poetici che testimoniano la vitalità dell’archivio tra memoria e presente.