Stasera in tv arriva Il viaggio del treno del ricordo
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Stasera in tv arriva Il viaggio del treno del ricordo

Appuntamento imperdibile

Stasera in tv arriva Il viaggio del treno del ricordo

Un lungo viaggio in treno da Trieste a Taranto, attraverso le principali città italiane, per ricordare uomini e donne che non volevano perdere la loro identità. È il Treno del Ricordo, realizzato in occasione del 10 febbraio, Giorno del Ricordo: una mostra itinerante dedicata alla tragica vicenda dell’esodo giuliano-dalmata. Un progetto promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, realizzato dalla Struttura di missione per gli anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali della Presidenza del Consiglio, da Ferrovie dello Stato e Fondazione FS Italiane, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero della Cultura, il Ministero della Difesa, Rai Teche, Rai Cultura, Rai Storia, Archivio LUCE e Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata. “Il viaggio del treno del ricordo” di Agostino Pozzi con la collaborazione di Clemente Volpini – in onda martedì 18 giugno alle 22.15 su Rai Storia fa rivivere – attraverso filmati di repertorio e interviste a testimoni: Ireneo Giorgini, Clelia Giurin, Sergio Leonardelli, Elio Menegotti, Aldo Pugliese, Eufemia Sponza, Giovanni Stipcevich – il viaggio degli esuli dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia che oltre 70 anni fa furono costretti a fuggire per vivere in libertà e non sotto il regime comunista di Tito.
Fino all’Ottocento, in Venezia Giulia, nel Quarnaro e in Dalmazia, le popolazioni di lingua romanza e slava convissero pacificamente. Con la Primavera dei popoli del 1848-49, anche nell’Adriatico orientale, il sentimento di appartenenza nazionale cessò di essere una prerogativa delle classi elevate e cominciò, gradualmente, a estendersi alla masse. Fu solo a partire da tale anno che il termine “italiano” (ad esempio) cessò, anche in queste terre, di essere una mera espressione di appartenenza geografica o culturale e cominciò ad implicare l’appartenenza a una “nazione” italiana.Analogo processo subirono gli altri gruppi nazionali: si vennero pertanto a definire i moderni gruppi nazionali.

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